Pella
Situata su una piega delle colline che sovrastano la Valle del Giordano, Pella è posizionata in un punto perfetto, soprattutto per via della sua primavera perenne. La mancanza di abbondanza è oggi dovuta alla presenza di una pompa moderna, che ha rovinato uno dei più bei siti in Giordania.
Gli scavi archeologici (degli americani nel 1958 e 1967; dal 1979 degli australiani) stanno riportando alla luce i complessi strati della storia di Pella. Il nucleo principale, abitato dai tempi del Neolitico, include insediamenti dell’età del Calcolitico e degli inizi dell’Età del Bronzo, ma finora il monumento antico più importante è nel lato sud di Pella – un grande tempio dell’Età del Bronzo Medio con massicce mura di pietra, costruito su una versione precedente fatta con mattoni di fango. Questo fu a sua volta ricostruito, ma in forma più piccola, forse dopo un terremoto. Altri crolli nell’Età del Ferro, nei secoli X e IX a. C., portarono ad altri lavori di ricostruzione, rendendo ogni nuovo tempio sempre più piccolo del precedente.
Anche il primo riferimento letterario al sito risale all’Età del Bronzo Medio, nel XIX secolo a.C., quando se ne parla sui testi Egiziani come Pihilum, o Pehel. Era un centro commerciale attivo, che aveva legami con la Siria e Cipro e con l’Egitto, ai quali forniva il legno per fare i raggi delle ruote dei carri.